Ho scoperto che c'è solo una zona di transizione che porta tutte le sfumature di grigio.
Non si finisce mai di lavorare per costruire un sogno e non c'è una linea che ne segna l'inizio della realizzazione.... Quindi per me saranno sempre 247 giorni di duro lavoro, uno dietro l'altro, che si ripeteranno all'infinito.
Credo che porterò avanti il blog tirandolo dentro il mio sito in costruzione.... Insomma tutto è partito da qui e me lo sono messo dentro lo zaino.
Oggi sono stata a Milano a Miart.
Provo sempre un forte senso di contrazione ed implosione a camminare tra gli stand luccicanti delle gallerie: forse è solo timidezza, insicurezza o senso di inadeguatezza o forse in realtà mi proteggo prima che qualcuno possa ferirmi. A volte poi mi chiedo se davvero ho qualcosa di interessante da dire al mondo che non siano i miei soliti gozzovigli psicologici. Un po' di sana/insana autocritica.
Oggi mi sono riproposta di fronte alle foto della Woodman (a mo' di preghierina davanti alla candela accesa in chiesa :-) che la mia prima priorità sarà mangiare ma che mi ritaglierò uno spazio per portare avanti la ricerca. Tutto quello che sono fotograficamente parlando, lo devo solo alla sperimentazione.... e in fin dei conti non ne ho fatta poi neanche molta quindi si può fare di più.
C'è solo una cosa che si ripete costantemente nelle ultime settimane con prepotenza: la fotografia continua a regalarmi incontri meravigliosi.
figo che terrai il blog come appendice del tuo sito in arrivo...
RispondiEliminavola il tempo eh?
un grosso in bocca al lupo piccoletta! ;-)
Grazie caro! Si viene anche lui con me! Crepi secco incendiato :-)
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