E' stato diverso dalle altre volte: non la scelta di un argomento preciso ma solo un rigurgito di immagini da non so dove, negli abissi della mia interiorità.
E' accaduto senza preavviso (anche se forse in realtà quella crisi che l'ha preceduto era un segnale che ho sottovalutato) e mi ha travolto.
Venerdì 16 ottobre ore 7.00, la sveglia suona come ogni mattina.
Il buon profumo del caffè nella tazzina di fianco al mio letto: una piccola coccola quotidiana ad accarezzarmi il cuore. A occhi chiusi lo bevo e poi mi ributto nel letto ancora un attimo... Il mio amore è già lontano.
Nel dormiveglia cominciano a sopraggiungere immagini che si accavallano, una donna, acqua, oggetti dispersi in un non-luogo e in un non-tempo e una storia che piano piano mi si costruisce davanti agli occhi nonostante lo stato alterato di veglia. Dopo circa mezz'ora apro gli occhi, prendo in mano il cellulare e scrivo subito ad Evelin... è sicuramente lei la donna che ho visto. Sono le 8 di mattina e le chiedo se le va di darmi una mano per un nuovo progetto di fotografia: arriva un ok di conferma immediatamente e da lì in poi ancora delirio per i giorni e le notti a seguire. Continuo a vivere in una specie di stato parallelo: sono sveglia ma continuo a essere immersa in questa sorta di film onirico più o meno cosciente che prende via via più consistenza. Poi martedì finalmente gli scatti.
Il giorno dopo ero completamente svuotata e sfinita: in 5 giorni ho consumato più energie fisiche ed emotive di quanto avrei immaginato. Ancora una notte di sonno ed ora eccomi qua di nuovo in forze ed equilibrio (finchè dura :-)
I'm living in you... è arrivato a portare serenità dopo giorni di sfiducia, tristezza e frustrazione.
E' un progetto fotografico che racconta una storia che preferisco siano le immagini a svelare. Un racconto che accomuna tutti gli esseri umani ma che ha una attenzione particolare al mondo femminile. Che sia un progetto di valore oppure no per il resto del mondo per me rimane uno sblocco psicologico importante che spero porti con sè anche dei buoni frutti.
Lascerò che alcuni giorni ancora passino così che tutto si depositi e che nuove fonti di ispirazione giungano per l'editing delle immagini.
I'm living in you nasce come progetto fotografico a cui però vorrei abbinare un progetto multimediale foto+video grazie anche ad alcuni filmati che timidamente, senza mezzi, nè cognizione di causa ma solo di cuore ho registrato.
Sarà un progetto di ArtMotel connubio artistico tra me (arti visive) e Puppet (per la musica - www.puppetweb.net).
La crisi per qualsiasi animo sensibile è una sorta di stato di grazia...
Non lo devo dimenticare più.
Evvai! Can da l'ua!
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