sabato 30 gennaio 2010

Ops



Mi ero persa e ora mi sono ritrovata.

Il mio vagabondare tra Verona e Venezia mi crea un po' di instabilità: forse dormire nel letto, che ha fatto da compagno di lacrime della mia adolescenza, un po' mi inquieta. E' sempre tutto uguale a Madonna dell'Uva Secca... nel bene e nel male.

Sono stata profondamente in crisi negli ultimi venti giorni: un po' la pressione della fine mobilità che si avvicina, un po' l'attenzione morbosa a quanto internet può fornire di utile e di buono per il mio nuovo lavoro che a volte mi/ci distrae a me e al mio amore e un po' di buona e sana insicurezza.
Ho ricevuto da una persona che stimo molto professionalmente, delle critiche lucide, dirette, perfettamente calcolate sul centro del bersaglio che non era solo il mio modo di fare fotografia.. ero io nel mio modo di fare fotografia.
Fuggo... ma quel maledetto controllo logico mi segue sempre e non si stanca di confondermi la vista e il sentire.

Ma ora che è passato il dolore acutissimo iniziale da caduta... sono di nuovo in piedi.

A giorni penso che ce la farò. A giorni il pensare di non farcela mi crea forti instabilità.

Nella caduta dei giorni scorsi ho trovato però nuovi stimoli di crescita e qualcosa dentro è cambiato: un nuovo piccolissimo infinitesimo passo in avanti.

Ho perso il conto prima erano 247 giorni... ora non lo so più...


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