lunedì 14 settembre 2009

La resurrezione_Resurrection

Dopo una settimana di apatia, finalmente è successo qualcosa che ha cambiato il mio umore.
Ho trascorso due giorni a Savignano, al Sifestival 2009 ... Questo mi ha salvato! Per gli abituè (si scriverà così?? mah?!?) della fotografia, questo è uno dei festival obbligatori: per me, che invece ero alla prima visita, è stato amore a prima vista. L'ambiente era molto amichevole e informale e i contenuti da un punto di vista fotografico, erano molto interessanti e di alto livello. Ho trascorso molte ore a guardare e ad ascoltare revisoni di portfoli, ho partecipato a mostre e incontri.
Tutta questa fotografia d'alto livello mi ha mosso qualcosa dentro e durante la notte ho sognato una situazione che potrebbe essere una foto di un nuovo progetto. La mia consapevolezza fotografica cresce e ora ho capito qualcosa di più su di me.
1) Ho davvero voglia di partecipare il prossimo anno a questo festival (e altri simili) con un progetto maturo che vorrei sentire molto forte dentro. Quest'anno ho annusato il festival, l'anno prossimo voglio addentarlo! E' veramente una bella occasione per avere visibilità.
2) Ho capito che un progetto richiede tempo per maturarsi. Ho fatto un errore di valutazione in precedenza: ero sicura che se avessi avuto un idea ... in un mese (più o meno) avrei fatto tutte le fotografie. Tutte le mostre fotografiche che mi hano impressionato di più, erano fatte di fotografie che hanno richiesto un anno o più per essere immaginate e realizzate. Quindi per ora ho un'idea sul tema per un progetto e sul come gestire la visualizzazione di questo, ma ... Devo darmi dell'altro tempo per permettere alla mia sensibilità e alla mia'anima di elaborare.
3)La fotografia e l'arte in generale, vanno seguiti con costanza : essere aggiornati nel settore artistico di nostro interesse ci permettere di essere consapevoli di "a che punto siamo" con il nostro lavoro artistico.
4) Il networking è ESSENZIALE e questo è il luogo giusto per farlo.

Ero veramente felice quando sono tornata a casa perché questo festival mi ha mosso qualcosa dentro, e, alla fine, mi sono resa conto che la verità è che il mondo artistico fotografico è l'unico luogo dove vorrei essere inserita, dove vorrei esprimermi e possibilmente lavorare nel futuro . Cercherò, con forte impegno di realizzare questo sogno e di prendermi il tempo che esso richiede.

Vorrei segnalere ciò che mi ha colpito delle mostre che ho visto (ovviamente non ho visto proprio tutto tutto).

Martin Marr che è sempre una certezza con la sua nuova mostra Luxury!

Global photography è una mostra che permette ai visitatori di avere un idea della giovane fotografia emergente a livello mondiale. C'erano molti lavori eccellenti, ma i miei preferiti (per il contenuto e l'espressione visiva) erano:
  • Evan Baden con un progetto geniale su questo mondo dove siamo perennemente "collegati e connessi" e che è il mondo in cui i giovani stanno crescendo. Una serie di ritratti di ragazzi giovani utilizzando come unica fonte di luce solo la luce proveniente da un computer, I pod, ecc. tutta questa tecnologia ci connette gli uni agli altri ma allo stesso tempo ci isola per molte ore nelle nostre camere... bello!
  • Jen Davis un progetto di autoritratti dove questa tecnica permette all'autrice di analizzare se stessa rispetto all'accettazione del proprio corpo in una società dove la perfezione fisica è necessaria. Lavoro molto poetico e intenso.
  • Seba Kurtis con un lavoro in materia di immigrazione veramente veramente pieno di contenuti ... Non solo un lavoro documentativo. Ho seguito la presentazione che ha fatto del suo lavoro e gli auguro davvero il meglio ... e' un fotografo che vale.
  • Maria Leutner con una serie di ritratti molto ravvicinati. E 'un lavoro molto intenso ed efficace
  • Colin Pantall con "Sofa portraits", un progetto fatto scattando foto alla figlia finchè guarda la TV. Questo lavoro mi ha fatto riflettere molto.
  • Blerim Racaj con immagini riguardanti l'attuale periodo di transizione del Kosovo.

Una menzione mia ad Alessandra Baldoni per il suo eccellente lavoro (ovviamente a mio parere e per la mia sensibilità) chiamato "Le cose che vedi" eper il suo carattere carismatico. Una sorta di viaggio metafisco, onirico, immaginativo creato a partire da dei sogni notturni

Questo è quanto. ... Ora devo metabolizzare tutto.
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After a week passed among many apathetic days, finally something happened to change my mood.
I spent two day in Savignano at the Sifestival 2009... This saved me.
For the people used to photography, this is one the must-to-be festival: for me, at the first visit, was love at the first sight.
The environment was very friendly and not formal but the contents were very very interesting and high, photographically speaking.
I spent hours watching and listening to portfolios reviews, I attended to many exhibition and meetings.
All this excellent photography moved something inside and during the night I dreamed a situation that could be a picture of a new project.
My photographic consciousness grow up and now I understand something more clear about me.
1) I really really want to participate next year to this festival (and other similar ones) with a mature project that I feel strongly inside.
This year I smell the festival the next one I want to taste it! This is really a good visibility choice.
2) I understood that a mature project need time. I made a mistake previously: I was sure if I had an idea... in one month (more or less) I would take all the pictures. All the photographic exhibition that impressed ,took one year or more to be imagined and realized.
So now I have an idea on the topic for a project and how to manage the visualization of that but... I have to take time to give the possibility to my sensitivity and soul to manage this.
3) Photography and art in general need a continue attention: to be updated where the artistic field where you are involved in, is moving on keep you more consciousness where your workart is.
4) Networking is ESSENTIAL and this the right place to do this.

I was happy when I came back at home because this festival moved something inside and, at the end, I realized that the real truth is the artistic photographic world is where I would like to be, to express myself and possibly work in the next future. I'll try with strong effort to realize this dream taking the time it requires.

I would like to highlight what impressed me too much about exhibitions (I didn't attend to all exhibitions).

Martin Parr weel with is new work luxury

Global photography is an exhibition that allows to visitors to have an idea where the global young emerging photography is moving and going. There were many excellent works but my favorites (for the content and the visual expression of that) where:
  • Evan Baden with a genius project on this connecting world where the young people are growing. A series of young people portraits taken using as a light source only the light coming from a computer, I pod etc. This stuff is connecting each other but at he same time it keeps isolated in our room for many hours
  • Jen Davis a self'-portrait project focusing on the possibility that this technique gives to author analyze herself in the respect of acceptation of her body in a society where the physical perfection is requires. Very poetic and intense work
  • Seba Kurtis with a work on immigration really really full of contents... Not only a documentary work. I follow the presentation he did on his job and really I wish him the best... He is worth.
  • Maria Leutner with a series of close portraits. It's a very intense and efficacious work
  • Colin Pantall with "Sofa portraits" a project made taking pictures to his daughter until she was watching TV. It raised a strong reflective moment in my mind.
  • Blerim Racaj with pictures about the actual transition period of Kosovo.

A mention by me to Alessandra Baldoni for her excellent work (obviously in my opinion and for my sensitivity) called "Le cose che vedi". A sort of creative, oniric, evocative trip among some fragments of her might dreams.


That's all... Now I have to metabolise everything .

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